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ARGOMENTO
Ricerca - Comunità Pratiche
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Dott.ssa Laura Adami
A seguito di una laurea in Scienze della Formazione e dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Verona, ha coltivato un interesse per il mondo della mediazione che l’ha portata a specializzarsi divenendo Mediatore Sistemico Professionista proseguendo poi, con diverse collaborazioni per la sensibilizzazione del servizio pubblico di mediazione familiare su tutto il territorio veronese, supportata da enti pubblici e privati. Ha ampliato il proprio bagaglio professionale applicando i principi della mediazione in ambito Aziendale attraverso l’approccio umanistico di J. Morineau. L’orientamento aziendale, l’ha portata a specializzarsi nell’ambito della Formazione e dello Sviluppo delle Risorse Umane acquisendo specifiche competenze potenziate attraverso il tirocinio formativo presso il Centro Polifunzionale Don Calabria – Medialabor s.r.l.
RICERCA
Le Comunità di Pratica come strumento per lo sviluppo delle competenze professionali.
L’esperienza della Comunità di Pratica dei Pedagogisti Clinici.
Autore: Dott.ssa Laura Adami in collaborazione con il Prof. Dott. Carlo Matteo Callegaro e il Prof. Dott. Riccardo Sartori del Dipartimento di Scienze Umane, Università degli Studi di Verona.
Introduzione
Non si tratta di una intervista vera e propria, ma di una ricerca con tema “L’esperienza della Comunità di Pratica dei Pedagogisti Clinici”.
Abbiamo ritenuto interessante pubblicare questo articolo per la sua importanza in ambito professionale e poiché in linea con la mission del portale “Io Come Risorsa”. Per comodità dei lettori, abbiamo pubblicato l’abstract e il link al PDF con la ricerca completa.
Buona lettura!
ABSTRACT
Introduzione: Il presente contributo evidenzia come lo strumento della Comunità di Pratica possa essere utile nel supportare i processi di creazione della conoscenza, necessari nel mercato lavorativo odierno orientato sempre più all’innovazione. Attraverso le CdP si generano reti sociali spontanee e informali che creano risorse conoscitive e connessioni tra attività e risultati per trarre dei vantaggi concreti validi sia per il singolo che per il gruppo.
Metodi: La raccolta dei dati è avvenuta in-itinere a sei mesi dal lancio della CdP considerando il periodo aprile 2019 – settembre 2019; i dati sono stati raccolti grazie all’analisi di 16 storie significative che evidenziavano episodi concreti legati all’esperienza lavorativa propria di ogni professionista appartenente alla CdP dei Pedagogisti Clinici. La valutazione della CdP è stata effettuata attraverso la costruzione di un quadro di sintesi finale contenete l’analisi categoriale delle interviste e i dati quantitativi emersi attraverso la piattaforma on-line. La CdP dei Pedagogisti Clinici è stata moderata attraverso la piattaforma on-line Workplace by facebook, fondamentale per la pratica condivisa.
Risultati: Dalla valutazione della CdP dei Pedagogisti Clinici, sono emerse 14 categorie utili a comprendere come direzionare e valorizzare la CdP, adattandola a nuove esigenze e sviluppi futuri. Conclusioni: La CdP dei Pedagogisti Clinici ad oggi si trova ancora in una fase di incubazione poiché coltivare reti sociali informali richiede tempistiche lunghe e molto impegno. Va comunque sottolineato che in questi mesi di sperimentazione è emersa una vera e propria voglia di “compartecipazione professionale” da parte dei membri.