PODCAST Studio Perché… Ep.3 [trascrizione]

Episodio 3

TRASCRIZIONE

[00:00:05.900] -Tatiana Ruaro

Caro studente, cara studentessa, benvenuto, benvenuta a questa nuova puntata del podcast di Io come risorsa: Disegna la tua vita, dedicata alla motivazione allo studio. Ogni settimana ci ritroviamo qui per trasmettere il grande valore dello studio e di come possa arricchire la nostra esistenza, accompagnandoci verso una piena realizzazione personale. Le nostre riflessioni vogliono essere un incoraggiamento ad aprirti con curiosità ed impegno alla conoscenza per sviluppare le tue migliori potenzialità ed essere protagonista attivo della società di domani. Oggi parleremo di anticonformismo, lifelong learning, di appropriazione della cultura, assertività e assimilazione. Tra un po’ capirai anche a cosa mi riferisco. Ma ora immergiti completamente nell’ascolto di questa puntata speciale tratta il libro Lettera di motivazione agli studenti del dottor Mario Polito, e letto dalla voce coinvolgente di Martino Facci. Poi ti aspetto nei commenti per sapere cosa ne pensi. Sarò contenta di rispondere alle tue domande. Sono Tatiana Ruaro, la tua pedagogista di riferimento per questo podcast sulla motivazione allo studio. Mettiti comodo, mettiti comoda, apri la tua mente e il tuo cuore. Questo podcast è dedicato a te e al tuo successo scolastico e formativo. Buon ascolto.

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1.5. Anticonformista. Studia per essere anticonformista. Studia per essere un vero ribelle, un vero rivoluzionario. Il vero anticonformista oggi è chi ha senso critico, chi non si lascia sedurre dal facile consumismo, chi è capace di concentrarsi per ore su un obiettivo di studio, sportivo, artistico, scientifico, filosofico, meditativo, uno. Chi passa anni a diventare esperto nel suonare uno strumento, chi si dedica a imparare due o tre lingue straniere, chi si prende il tempo per formarsi una bella mente ricca, elastica e atletica. Chi si dedica a migliorare la propria forza di carattere. Essere anticonformista non è farsi gli stessi tatuaggi e piercing, usare lo stesso linguaggio volgare e offensivo, bere 10 birre e fumare spinelli. Non è sghignazzare quando si parla di scuola, di studio e di professori, essere sporchi e trasandati, disprezzare i valori ed esaltare la furbizia e la delinquenza. Oggi, il vero anticonformista è chi è capace di essere padrone di se stesso, chi sa autorealizzarsi, chi sa coltivare i propri talenti, chi ha una bella intelligenza e un cuore cuore coraggioso, chi ha una visione comunitaria e solidale della vita. Oggi, chi studia in modo approfondito è un autentico anticonformista. Anche se i tuoi amici lo chiamano con disprezzo Secchione.

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Ma lui non li bada, va avanti per la sua strada e segue la sua stella. 1.6: Apprendimento continuo durante tutta la vita. Studia per continuare ad apprendere sempre. Studia per non finire mai di studiare. Studia perché fino alla bara, sempre si impara. Oggi, si parla di apprendimento per tutta la vita. Long life learning. Purtroppo, molti hanno un’idea sbagliata dell’apprendimento perché lo considerano con un periodo di tempo limitato solo agli anni scolastici, dall’infanzia all’adolescenza. Dopo i 18 anni, si smette di studiare e di apprendere. Molti, oltre il 50%, dopo i 18 anni non leggono più un libro. Quando si smette di studiare, quando si smette di apprendere, si smette di vivere. Vivere significa apprendere tutti i giorni. Vuoi vivere intensamente? Allora continua a studiare intensamente. Continua a imparare, continua a formarti, continua a crescere. Lo so che questa lista di inviti sono irritanti. Lo sono perché colpiscono nel vivo la nostra pigrizia, lo spreco dei nostri talenti e delle nostre giornate. Ma tu chiediti: Vuoi vivere pienamente? Allora fai le tue scelte. Le migliori. 1.7. Appropriazione. Studia per appropriarti della cultura. Che bella espressione! Lo studio ci aiuta ad appropriarci della cultura, cioè di questa immensa ricchezza dell’umanità che è a nostra disposizione.

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Ognuno può scegliersi la fetta di torta che piace di più: arte, scienza, tecnologia, filosofia, letteratura, teatro, musica, cinema, alimentazione, danza, medicina. Lo studio, e solo lo studio, ti permette di prendere abbondantemente quello che è stato accumulato dagli altri e farlo tuo. Questa emozione io l’ho provata e la provo spesso quando studio Filosofia e leggo i miei filosofi preferiti: Spinosa, Rousseau, Nietzsche. Ogni mattina, dopo aver letto una loro pagina e mi sono appropriato della loro esperienza, intelligenza, genialità, mi sento riconoscente e li ringrazio di cuore. Lo studio mi ha donato una ricchezza che nessuno può togliermi, una ricchezza che posso condividere quando discuto con gli altri oppure quando aiuto qualche paziente nel percorso di psicoterapia. È grazie a questa cultura filosofica, psicologica e pedagogica che io posso fare del bene agli altri, oltre ad aver realizzato i miei talenti. Molti studenti pensano alla cultura come a un peso perché non la considerano come propria. Ma appena la fanno propria, riescono a percepirla come ricchezza. Un’immensa ricchezza che riempie il cuore e calma la mente. Perché la cultura è anche terapia e medicina del corpo, della mente e della società. 1.8. Assertività. Studia per dire la tua.

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Studia tutte le materie, dall’arte alla storia e alla scienza per avere una tua opinione ben informata e valida, per esprimere il tuo pensiero, per convincere gli altri. Studia se vuoi dire la tua opinione, se vuoi dire: Ci sono anch’io e voglio vivere la mia vita da protagonista. Una piccola curiosità. Per molto tempo avevo pensato di assegnare a questo libro proprio questo titolo: Studia per dire la tua. Suonava bene, era ritmico, era essenziale. Poi ho optato per l’attuale titolo: Lettera di motivazione agli studenti, perché era più coerente con tutto il contenuto del libro.

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1.9. Assimilazione. Studia per assimilare quello che ha imparato a scuola. A scuola puoi essere agevolato nell’apprendimento dalle spiegazioni dei tuoi docenti, ma apprendere non basta.

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È la prima tappa, ma non è la conclusione del percorso di apprendimento. Dopo che hai imparato con l’aiuto dei tuoi docenti, studia in modo approfondito per conto tuo fino alla completa assimilazione. Chiedi ai tuoi docenti di essere aiutato ad apprendere bene, ma poi dipende da te studiare. Studia per assimilare quello che hai imparato. Ma prima di assimilare alcune cose, devi impararle perfettamente a memoria. Prima di assimilare, devi mangiare, masticare, deglutire. Non solo un piccolo panino, ma ogni giorno cibi sani e nutrienti. Quindi memorizza tutti i giorni qualcosa, come mangi tutti i giorni. Scegli quello che deve essere memorizzato, come scegli quello che mangi. Ma non fermarti al cibo, non fermarti alla memorizzazione. Devi andare oltre. La memorizzazione è solo una tappa, non è il fine. Serve per farti padroneggiare alcune idee e competenze, ma l’obiettivo è un altro. È quello di utilizzare ciò che hai appreso per accrescere la tua personalità, renderti esperto, intelligente capace, e così puoi dare il tuo migliore contributo al mondo. Nello studio dobbiamo apprendere da molte fonti, ma poi dobbiamo trasformare in modo personalizzato tutto quello che abbiamo raccolto. Assimilare significa rendere simile a noi stessi quello che abbiamo studiato.

[00:10:51.040] –

Se fai questo, allora un romanzo non è più un semplice libro, ma un ambiente in cui tu hai abitato assieme a tanti personaggi per come se fossero tuoi amici e conoscenti. Una formula di fisica non è solo una formula, ma un incontro con lo scienziato che l’ha elaborata dopo vari tentativi. Le lettere di Seneca a Lucilio non sono solo un testo classico, ma delle piacevoli discussioni e consigli che Seneca ti rivolge per aiutarti a diventare una bella persona. Studiare in questo modo personalizzato è un’esperienza profonda di incontro che può cambiare la propria vita. È un’avventura sorprendente e gradevole. Desidero a questo punto citare il brano di Seneca anche per un motivo personale. Esso mi ha aiutato moltissimo quando io ero studente liceale. Mi ha fatto capire chiaramente come dovevo studiare. Dovevo assimilare. Non dovevo accumulare conoscenze e tenerle separate, ma dovevo assimilarle, cioè renderle simili a me, farle mie. Questo concetto di assimilazione è presentato da Seneca con varie metafore. Leggiamo. Seneca, nella lettera a Lucilio numero 84, scrive: Nello studio dobbiamo imitare le api che svolazzano qua e là e succhiano i fiori adatti a fare il miele. Poi dispongono e distribuiscono nei favi quello che hanno portato e accumulano il limpido miele e colmano le celle di dolce nettare.

[00:12:38.190] –

Anche noi dobbiamo imitare le api e distinguere quello che abbiamo ricavato dalle diverse letture. Poi dobbiamo fondere i vari assaggi in un unico sapore, valendoci della capacità e della diligenza della nostra mente. In questo modo, anche se ne è chiara la loro derivazione, appaiono tuttavia diversi dalla fonte. Noi vediamo che nel nostro corpo il processo della digestione si svolge naturalmente senza il nostro intervento. Gli alimenti che ingeriamo, finché mantengono le loro caratteristiche e che alleggiano allo stato solido nello stomaco, costituiscono un peso. Ma quando modifichiamo il loro precedente stato, diventano sangue ed energie fisiche. Facciamo lo stesso con il nutrimento dello spirito. Quanto abbiamo attinto, non lasciamolo intero perché non ci rimanga estraneo. Digeriamolo, altrimenti alimenterà la nostra memoria, non il nostro spirito. Aderiamo a esso totalmente e facciamo lo nostro. Da elementi differenti si formerà così un tutt’uno, come i singoli numeri. Quando si fa il calcolo complessivo di somme minori e diverse, danno un’unica cifra. Si faccia in in questo modo. Nascondiamo tutti gli apporti esterni e mostriamo solo il risultato. Anche se in te si scorgerà una somiglianza con qualcuno che hai ammirato e che ti è rimasto impresso in maniera piuttosto profonda, vorrei che gli assomigliassi come un figlio, non come un ritratto.

[00:14:19.850] – 

Il ritratto non ha vita. Tu mi potresti domandare: Ma come? Non si capirà chi è l’autore di cui imiti il linguaggio, le argomentazioni, i pensieri? Secondo me, certe volte non si può nemmeno intuire quando un uomo di grande ingegno dà un impronta personale a tutte le idee che ha tratto dal suo modello e le rende uniformi. Non vedi di quante voci è composto un coro. E tuttavia dall’insieme nasce una melodia unica. Ci sono voci acute, basse, medie. Alle maschili si uniscono quelle femminili, si sovrappone ai flauti, le singole voci scompaiono e si percepiscono tutte insieme. Il nostro animo vorrei che fosse così, ricco di capacità, di precetti, di esempi di epoche diverse. Ma fusi armonicamente insieme. Quello che veramente sai non è quello che hai imparato e studiato, ma quello che hai assimilato. Non dimenticarlo mai.

[00:15:37.350] – 

Siamo giunti alla fine di questo episodio. Spero che gli spunti e le riflessioni condivise oggi ti abbiano arricchito e motivato a vivere lo studio come un appassionante viaggio di scoperta di te stesso, di te stessa e del mondo. Hai annotato ciò che più ti ha colpito e interessato? Quali concetti vorresti approfondire? Che stimoli non li hai ricevuto? Scrivi pure in direct o a info@iocomerisorsa. It per ricevere strategie sullo studio efficace. Sono qui come risorsa per te per aiutarti ad orientarti per il meglio. Ti do appuntamento alla prossima puntata del podcast, ma fa mi ricordare di visitare il nostro sito web www. Iocomerisorsa. It dove troverai ulteriori informazioni, risorse e approfondimenti stralimenti sugli argomenti trattati. Iscriviti anche al nostro canale YouTube Io come risorsa, scritto tutto attaccato, mi raccomando, per accedere a video interessanti e utili sui argomenti correlati al podcast. Non dimenticare di seguirci anche sui social media, dove condividiamo aggiornamenti, notizie e contenuti extra, che tu possa sempre sentirti motivato, motivata nell’apprendimento.

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