In occasione della Giornata della Donna, ho avuto il piacere di incontrare Laura, una splendida donna che ho conosciuto frequentando gli stessi eventi legati ai nostri figli, come recite scolastiche e feste di fine anno. La sua storia professionale è un esempio concreto di come una donna possa costruirsi una brillante carriera grazie alle sole competenze e capacità personali. Originaria della Sardegna, dopo gli studi in Ingegneria e un Master a Roma, uno stage a Schio l’ha lanciata nel mondo del lavoro in un settore a predominanza maschile. Qui si è fatta strada con tenacia, superando pregiudizi di genere e affermandosi esclusivamente con la forza della preparazione e dei risultati ottenuti. Ha fondato una sua società di ingegneria e ricopre ruoli chiave. Un traguardo reso ancora più significativo dall’aver contemporaneamente costruito una bella famiglia con il marito Alessandro e dall’essere anche impegnata politicamente per la sua città di Schio. Una testimonianza di come le donne, contando solo sul proprio valore, possano eccellere nella carriera, nella vita privata e nell’impegno civico.

Tatiana: Laura, raccontami un po’ di te. Come hai intrapreso questo percorso che ti ha portata a Schio?

Laura: È stata una strada piena di svolte inaspettate! Dopo la laurea in Ingegneria e un Master in Architettura Digitale, uno stage qui a Schio mi ha aperto le porte del mondo del lavoro. E in questa città ho anche incontrato Alessandro, l’uomo che è diventato mio marito e con cui ho creato la mia meravigliosa famiglia, il mio punto fermo.

Tatiana: La famiglia sembra essere davvero fondamentale per te. Cosa rappresenta nella tua vita?

Laura: Lo è assolutamente. Sono cresciuta come la maggiore di sei fratelli e quell’esperienza mi ha insegnato tantissimo sulle soft skills. Incontrare poi Alessandro, che ha una madre sarda, una donna intraprendente e autonoma, ha solo rafforzato il mio legame con le radici familiari e le mie radici culturali.

Tatiana: E come hai conciliato le prospettive lavorative tra la Sardegna e il tuo trasferimento qui?

Laura: Il Master a Roma mi ha aperto nuovi orizzonti, ma è stata la mia famiglia a spingermi ad esplorare opportunità diverse. L’ingegneria è stata una scelta familiare, ispirata anche dal percorso di mio padre, che si è laureato da adulto, dimostrandomi che non è mai troppo tardi per inseguire i propri sogni.

Tatiana: Parlami del tuo cammino professionale una volta arrivata a Schio.

Laura: Dopo lo stage, ho fondato una società di ingegneria che si occupa di opere pubbliche e project management. In questo ambito, mi sono impegnata come volontaria nel Project Management Institute, lavorando a bellissimi progetti anche con le scuole del Veneto. Un’esperienza che mi ha permesso di combinare le mie competenze professionali con l’impegno civico.

Tatiana: E l’esperienza in Pasubio Tecnologia? Come l’hai vissuta?

Laura: Sono entrata con umiltà ma determinazione, concentrandomi sull’ascolto e sulla trasparenza. Il mio obiettivo era quello di far emergere l’eccellenza di questa realtà del nostro territorio.

Tatiana: Come hai gestito il tuo ruolo di donna in un ambiente prevalentemente maschile?

Laura: Non ho mai dato troppo peso ai pregiudizi di genere, pur consapevole che esistono. Ho mantenuto un atteggiamento aperto e sono stata assertiva quando necessario. La mia esperienza nei cantieri, un ambiente ancora più maschile, mi ha preparata bene. Ho affrontato resistenze, ma ho sempre preferito dimostrare il mio valore con i risultati piuttosto che entrare in conflitti o discussioni inutili.

Tatiana: E qual è stato l’impatto del tuo lavoro su Pasubio Tecnologia?

Laura: Insieme alla direzione, abbiamo lavorato per creare un ambiente di lavoro più aperto e collaborativo, che ha attirato nuovi talenti e rafforzato il nostro team. Stiamo anche lavorando per ottenere la certificazione sulla parità di genere, a sottolineare il nostro impegno verso un ambiente equo e inclusivo.